sabato 13 febbraio 2010

Trattato di Mastricht

Trattato di Mastricht
(7 febbraio 1992). Sottoscritto in Olanda dai dodici stati membri della Comunità economica europea per l'istituzione dell'Unione europea che poggia su tre pilastri: l'unione economica e monetaria, da attuarsi in tre fasi entro il 1999, mediante la creazione di una moneta unica e di una Banca centrale europea; la politica estera e di difesa comune; la politica di cooperazione in materia di giustizia e di affari interni. Il trattato, che doveva essere ratificato da tutti i paesi secondo le procedure previste dai rispettivi ordinamenti, fu respinto da un referendum popolare in Danimarca, ma approvato negli altri paesi, sia pure con forti discussioni, soprattutto in Francia e in Irlanda; infine fu ratificato anche dalla Danimarca. Entrò in vigore il 1 novembre 1993, segnando un punto di arrivo del rilancio comunitario iniziato quasi un decennio prima. Con la conferenza intergovernativa di Torino, inaugurata il 29 marzo 1996, ebbe inizio la fase della revisione del trattato, che si concluse con il vertice di Amsterdam del 15-16 giugno 1997 da cui uscì un nuovo trattato dell'Unione, detto anche Maastricht 2.

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